
C’era una volta…a Torino: intervista a Laurarte
Eccoci con il primo appuntamento della rubrica “C’era una volta… a Torino”, oggi intervistiamo Laura Raduazzo, che grazie a Laurarte insegna l’arte con acquerello a chiunque voglia sfruttare la propria creatività imparando a dipingere con questa bellissima tecnica.
Iniziamo subito!
Intervista a Laura Raduazzo di Laurarte
Ciao Laura, grazie per la tua disponibilità e Benvenuta nella rubrica “C’era una volta… a Torino!”.
Tu sei una creativa, ti ho scoperto su Instagram grazie ai tuoi workshop di acquerello, che ho trovato subito molto interessanti. Ecco qualche piccola domanda per conoscere meglio la tua arte e te come artista. Questa rubrica nasce con l’obiettivo di raccontare storie di donne torinesi che hanno deciso di andare oltre e trasformare la propria passione in qualcosa in più. Far conoscere a chi vive questa città realtà come la tua, creative e interessanti, a cui, secondo me, si dà ancora poco valore.
1) Come ti definisci creativamente?
Sperimentatrice. Sono sempre attratta da nuovi prodotti, sia di grandi aziende che di altri artigiani. Mi piace anche approfondire tecniche tradizionali su cui ho ancora molto da imparare, oltre alle tecniche più moderne, come l’arte digitale. E spesso mi diverto con tecniche miste.

2) Cosa ti ispira a livello creativo?
Il processo creativo di un’artista penso sia difficile da tradurre a parole. Traggo ispirazione da tante cose, principalmente da oggetti, incontri, ricordi, sapori (sí, amo dipingere cibo, essendo un’amante della buona cucina). Amo sia tenere che partecipare a workshop, perché penso che queste occasioni di incontro siano di grande ispirazione e scambio sia per il docente che per i partecipanti.
3) Da dove e quando è nata questa tua passione per l’acquerello?
La tecnica dell’acquerello in realtà è solo una delle tante che amo. Fin da piccolissima dipingevo a casa in compagnia di mio padre con una super economica palette di acquerelli. Crescendo ho approfondito molto di più altre tecniche come l’olio e gli acrilici, ma negli ultimi anni l’acquerello é quella che mi dà maggior soddisfazione, forse per le sue trasparenze magiche.

4) Come sei riuscita a trasformarla in un’attività redditizia?
In passato sono stata coinvolta da enti sul territorio per organizzare workshop creativi e da quel momento ho continuato ad organizzarli. Tenere workshop, sia con bambini che adulti, mi dà grande soddisfazione. In poco tempo riesco a trasmettere, oltre alla tecnica, la passione, e si instaura spesso un rapporto con i corsisti che va oltre il workshop. Sono contenta quando vedo le persone che si appassionano ad una tecnica, a cui si sono avvicinati per la prima volta partecipando ad un mio workshop.
5) Quanto è stato difficile ritagliarsi un posto in una nicchia così specifica?
Credo ci sia spazio per tutti, l’arte è ricca di sfumature.
6) Parlami un po’ del tuo corso di acquerello, che è il tuo gioiellino…
Negli ultimi anni organizzo i miei workshop per lo più in B&B o locali sul territorio. Scelgo posti dove tutti possano sentirsi coccolati e dove possiamo goderci anche una pausa merenda, sempre prodotta a km 0. Generalmente i workshop durano 3 o 4 ore.
Propongo:
- Workshop di livello base, per chi vuole conoscere la tecnica da zero, adatti anche a chi non ha mai toccato un pennello
- Workshop di livello intermedio, dove ci divertiamo con una serie di soggetti ad esercitare la tecnica.
Di solito i soggetti che propongo sono di un certo tema, che cambia di volta in volta in base anche alle stagioni. Infatti il tema del workshop che terrò a ottobre sarà ispirato ad Halloween.
Se volete partecipare al prossimo corso di acquerello della bravissima Laura, prenotate il vostro posto cliccando qui! Sarà un’ottima occasione per sperimentare con il colore, imparare una nuova tecnica e appassionarsi di qualcosa che magari prima non avevamo considerato.
Ci vediamo il 19 ottobre con la prossima intervista!
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